Genova, 9 gennaio 2024 – Si è svolta ieri la serata benefica “My name is Luca. Ballata per Vialli” in un Teatro Carlo Felice al limite della capienza. Con un pubblico emozionato e coinvolto che ha accolto i tanti ospiti che si sono avvicendati sul palco con lunghi e calorosi applausi. Non sono mancati i cori da stadio, gli striscioni e le magliette, sbucati a sorpresa dalla platea, per celebrare per la prima volta, insieme alla sua famiglia, l’indimenticabile campione.
“Luca ha sempre avuto una vena artistica e pensava tantissimo a tutti gli eventi che abbiamo fatto con la Fondazione e facevamo a gara a chi per primo aveva l’idea e vi giuro che di fatto li pensava solo lui, e poi io li facevo – scherza Massimo Mauro – Ma per questa occasione devo ringraziare la città di Genova e il presidente Toti perché vedere un teatro così è veramente una soddisfazione incredibile. Quando ho pensato a questa iniziativa, all’inizio ho temuto di non riuscire a riempire il Carlo Felice ma mi avete smentito.” – conclude Massimo Mauro visibilmente commosso.
Lo spettacolo, condotto da Ilaria D’Amico e Tommaso Labate, ha ripercorso i momenti topici della carriera sportiva, in compagnia di tantissimi ospiti dal mondo del calcio che hanno condiviso aneddoti e indimenticabili ricordi. Come Roberto Mancini e Pep Guardiola in video collegamento, i protagonisti della Sampdoria dello Scudetto ‘90-’91, quelli della Juventus, che nel 1996 conquistò la sua ultima Champions League. E non è mancata la parentesi inglese, raccontata da Paolo Di Canio e la Nazionale rievocata da Giorgio Chiellini, Gianluigi Buffon e dalla mitologica voce di Bruno Pizzul, oltre a un piacevole confronto generazionale con Fabio Caressa.
Il calcio e i suoi cantori migliori – da Sky Paolo Condò, Giorgio Porrà, Beppe Bergomi con Luca Marchegiani – dalla redazione sportiva de Il Secolo XIX Paolo Giampieri, oltre a Pierluigi Collina. Piacevole protagonista la musica della Ballo Band, colonna sonora vivente della serata, con un’emozionante Paola Turci che ha interpretato la “Leva Calcistica del ‘68”, Dario Brunori e i virtuosismi del maestro Mario Brunello. Con le interpretazioni artistiche di Neri Marcorè, Valerio Aprea, Paolo Nori e Lodo Guenzi. La parentesi dedicata alla Fondazione Vialli e Mauro si è aperta con gli speaker radiofonici Andrea & Michele, ed è continuata, in un crescendo di emozioni, con Fedez che ha portato sul palco la sua personale testimonianza dei momenti condivisi con Gianluca. E’ stato poi raggiunto da Sofia Vialli, che ha commosso il pubblico con un omaggio al papà, al quale è seguito un lungo e scrosciante applauso che, come in un simbolico abbraccio, che si è stretto a loro con una standing ovation.
“Questa splendida serata, con il teatro Carlo Felice di Genova esaurito, ha dimostrato ancora una volta quanto sia grande il cuore dei genovesi e dei liguri. E con quanto affetto questa terra ricordi un campione come Gianluca Vialli – commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Un evento di ricordo, di solidarietà, commovente ma anche divertente, una festa, proprio come avrebbe voluto lo stesso Vialli. La Liguria è orgogliosa di aver ospitato ‘My name is Luca’: il primo evento ufficiale in un teatro italiano che non solo lo ricorda, a pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa, ma sostiene concretamente la Fondazione a cui lo stesso Vialli aveva dedicato gran parte del suo impegno negli ultimi anni”.
Il ricavato è stato devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro a sostegno del progetto “MOMALS: monitoraggio e analisi multi-omica della SLA” dei Centri Clinici NeMO di Milano e Genova, che mira a dare una forte accelerazione nel percorso di ricerca e comprensione delle basi molecolari e di progressione della SLA nel tempo. “Le testimonianze straordinarie di questa serata ci hanno accompagnato nel fare memoria della forza di Gianluca, del suo desiderio di vita piena e del suo porsi obiettivi grandi per il bene degli altri, credendo fino in fondo nel valore del gioco di squadra – dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO, che continua – Lo stesso valore che ha dato vita ai Centri NeMO e nei quali Luca ha creduto insieme a Massimo, sostenendone lo sviluppo anche in questa terra ligure. E oggi continuiamo il nostro impegno nella ricerca scientifica sulla Sla, con la gratitudine e la consapevolezza di non essere soli”.