Napoli, 17 Giugno 2024 – Storie del genere sono più frequenti di quanto sembri. Due sposi che accelerano le pratiche del matrimonio o cambiano qualcosa affinché uno dei genitori, malato, possa partecipare ad un momento di gioia, uno di quelli che cambiano la vita. Vincenzo e Francesca hanno fatto così. Volevano che Giuseppe il papà dello sposo, fosse in qualche modo presente nel momento del sì. E ci sono riusciti, anche grazie al Centro Nemo Napoli, dell’Ospedale Monaldi, struttura che si occupa delle malattie rare per le malattie del metabolismo e del sistema nervoso centrale e periferico.
Giuseppe ha la SLA e da circa 40 giorni è ricoverato. Un tempo lungo ma necessario per ritrovare un nuovo equilibrio nel decorso della malattia degenerativa. La data del matrimonio era stata fissata un anno fa, appena il padre aveva avuto la diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica, con la speranza di riuscire ad essere presente alla cerimonia.
Vincenzo è legatissimo a Giuseppe e, insieme al fratello Michele e alla mamma Maria, non lo lasciano mai solo. Mai avrebbero pensato al giorno più bello senza l’abbraccio di papà. Hanno quindi chiesto alla direzione medica dell’ospedale Monaldi la possibilità di incontrare il padre subito dopo la cerimonia, pochi minuti per poterlo abbracciare.
L’autorizzazione alla visita speciale è stata data senza pensarci due volte e così, grazie alla complicità di tutto il personale sanitario, delle psicologhe e degli operatori NeMO, Giuseppe ha potuto incontrare i due giovani e ha potuto essere vicino agli sposi. A rendere ancora più emozionante il momento ci ha pensato padre Alfredo, cappellano dell’ospedale, che ha benedetto la nuova famiglia insieme all’emozionantissimo papà.
Fonte articolo: fanpage.it