24 gennaio 2025 – Il cuore della Tuscia batte al ritmo della solidarietà grazie a Italo Leali e all’iniziativa “Tuscia in Jazz for SLA”, che ha permesso di raccogliere e donare un contributo di 15.000 euro per la cura e la ricerca clinica del Centro Clinico NeMO di Roma, area adulti. Il Centro, specializzato sulle malattie neurodegenerative e neuromuscolari, è attivo dal 2015 presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. Guidato dalla direzione clinica del Prof. Mario Sabatelli, è oggi una delle sette sedi della rete nazionale dei Centri NeMO, gestita da Fondazione Serena ONLUS.
Italo Leali, colpito dalla SLA nel 2022, non ha mai smesso di lottare. Prima dell’esordio della malattia, ha portato Ronciglione e la Tuscia alla ribalta internazionale con eventi culturali e musicali dedicati al jazz. Oggi, trasforma questa sfida personale in una missione collettiva, sostenendo la ricerca scientifica e sensibilizzando la sua comunità attraverso la musica.
Questo il messaggio forte lanciato da Leali alla consegna simbolica dell’assegno: “La vita con la SLA può sembrare noiosa, ma riesce ancora a sorprendermi. Invito chi affronta la mia stessa battaglia a non arrendersi, a credere nei propri sogni e a combattere per un mondo migliore. La vita resta meravigliosa”.
Grazie al supporto di Tuscia Web e alla mobilitazione di enti locali, scuole, aziende, associazioni culturali e filantropiche, l’intera comunità della Tuscia ha risposto in questi mesi all’appello di Leali. Tra i sostenitori figurano il Presidente della Provincia di Viterbo, con decine di sindaci della Provincia, la Comunità Montana dei Cimini, il Rettore dell’Università della Tuscia, il Vescovo della Diocesi e il Direttore Organizzativo del Tuscia Film Festival e dell’Italian Film Festival Berlin.
Eventi come il Natale di solidarietà, il concerto del Cedric Shannon Rives Gospel Choir e dei 7 Hills hanno dato vita a uno straordinario “tsunami di generosità”, che culmina nella consegna della donazione che andrà a sostenere un progetto di ricerca del NeMO Roma.
Il Centro clinico, riferimento nel Lazio e tra i presidi autorizzati per le sperimentazioni cliniche sulle nuove terapie per la SLA, ha già seguito oltre 4.000 pazienti, di cui il 30% provenienti da altre regioni. La donazione, in particolare, consentirà di supportare l’identificazione di biomarcatori mediante analisi di proteomica su colture di fibroblasti di persone con SLA. Un progetto ambizioso, nato grazie alla collaborazione con altre Unità Operative della Fondazione Policlinico Gemelli. L’obiettivo dello studio è quello di approfondire la conoscenza dei meccanismi patogenetici alla base della malattia, per identificare nuovi target terapeutici.
La storia di Italo Leali e il sostegno della comunità della Tuscia sono un esempio di solidarietà, che sanno trasformare il limite in opportunità: “Quando penso alla mobilitazione di così tante persone, dai bambini agli adulti, capisco che l’amore e la solidarietà sono le forze più potenti di cui disponiamo”, conclude Italo.
Gesti di amore capaci di promuovere una società inclusiva e consapevole, la stessa spinta di amore e coraggio che, oltre sedici anni fa, ha visto le Associazioni nazionali dei pazienti con malattie neurodegenerative e neuromuscolari – Fondazione Telethon, UILDM, AISLA, Fam. SMA a cui si uniscono Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport e Associazione SLAnciamoci – dare vita ai Centri Clinici NeMO, una risposta di cura per oltre 20.000 famiglie su tutto il territorio nazionale.